A volte le festività non portano solo doni, ma anche cattivo umore!

Alcune discussioni “animate” possono lasciare di cattivo umore ma provando a ricordare in modo particolare alcuni specifici dettagli del disaccordo si può effettivamente impedire al malumore di sfociare in un circolo vizioso di ansia e depressione. È quanto è stato studiato grazie ad una ricerca di Ed Watkins, professore di Psicologia Clinica Sperimentale ed Applicata presso l’Università di Exeter, nel Regno Unito.

Lo stesso discorso vale per altri eventi sconvolgenti o stressanti che possono mettere di cattivo umore.

Ricordare dove ci si trovava, cosa è stato detto esattamente e – soprattutto – come quella particolare situazione poteva essere affrontata in modo diverso può essere di grande aiuto nel mitigare il cattivo umore.

Il professor Ed Watkins, che ha condotto la ricerca, ha dichiarato:

“Il Natale e il capodanno possono essere momenti difficili per l’umore di molte persone, certamente a causa del clima più freddo e delle giornate più buie ma anche perché sono momenti in cui emergono tensioni familiari e litigi che a volte portano alla riapertura di vecchi rancori, oppure perché la situazione finanziaria è difficile, o ancora perché si è portati a fare un bilancio con quello che si sarebbe voluto essere nell’anno appena trascorso o infine perché la situazione familiare può non assomigliare all’ideale della cartolina di Buon Natale. Gennaio e febbraio sono mesi in cui solitamente aumentano le richieste di trattamento per depressione. Contestualizzare e restare sui dettagli di ciò che è accaduto può essere un modo per evitare che queste difficoltà stagionali diventino qualcosa di peggio”.

Negli studi effettuati le persone sono state addestrate a concentrarsi sui dettagli sensoriali delle esperienze stressanti quali, ad esempio:

  • Qual è stato il tono della tua voce?
  • Quali erano le parole esatte che sono state usate?
  • Che cosa è successo dopo?

I soggetti che hanno seguito queste indicazioni hanno mostrato un recupero più veloce da esperienze moderatamente stressanti.

Uno studio clinico ha chiesto a pazienti con depressione di concentrarsi su alcuni eventi stressanti e ri-immaginarli, pensando a ciò che avrebbero potuto vedere, udire, annusare e sentire in quelle situazioni.

L’esercizio quotidiano volto a individuare i segnali di potenziale stress ha contribuito a ridurre i sintomi della depressione.

Questi risultati sono in qualche modo sorprendenti poiché tipicamente il rimuginio su eventi preoccupanti sembra legato al peggioramento della depressione.

Questo metodo di ri-immaginazione però è diverso, a detta del prof. Watkins, perché è costruttivo:

“Sappiamo che la ruminazione è un elemento in grado di rendere ansiosi e depressi e di innescare un circolo vizioso. Spesso la depressione clinica può seguire un difficile evento di vita come ad esempio la perdita del lavoro, la fine di un rapporto, una malattia o il ritrovarsi intrappolati in una situazione stressante. Inoltre, una volta che la gente è depressa, i normali fastidi e sfide della vita quotidiana normali possono essi stessi condurre ad una maggiore ruminazione, alimentando ulteriormente la depressione. Quindi essere più concreti, riducendo l’impatto negativo dei problemi quotidiani, può aiutare le persone a uscire dalla depressione.”

Inoltre, sempre secondo Watkins:

“In situazioni sperimentali abbiamo visto che le persone che si erano allenate a pensare a degli specifici dettagli sensoriali, al contesto e alla sequenza di eventi emotivamente significativi ed al modo in cui si svolgevano, risultavano maggiormente resilienti ad un nuovo fattore di stress inaspettato rispetto a quelli che si concentravano sul significato e sulle implicazioni degli eventi emotivamente significativi. Studi simili hanno dimostrato che quando le persone depresse sono invitate a concentrarsi su come si sia svolto, come sia accaduto un evento sconvolgente, queste migliorano la loro capacità di risolvere problemi come discutere con il proprio partner e, con la pratica costante, accelerano anche il recupero dalla depressione”.

Articolo liberamente tratto e tradotto da: How to get out of a bad mood