Il cervello è l’organo che prende decisioni per eccellenza, il centro delle emozioni e dei sentimenti, il luogo in cui vengono rappresentate le percezioni sensoriali. Ma fa tutto da solo? Ovviamente no. Fa affidamento sui neurotrasmettitori, sostanze chimiche che inviano i segnali tra le cellule nervose decine di volte al secondo.

Ma dove vengono prodotti i neurotrasmettitori? Nella “pancia”! E le “fabbriche” sono i circa 100.000 miliardi di “microbi” presenti nel sistema digerente. E mentre questi batteri sono di gran lunga più numerosi di altre cellule del corpo umano, sono così piccoli che non rappresentano più del 3% del totale della massa corporea. Eppure svolgono moltissime funzioni, tra cui stimolare le cellule del tratto gastrointestinale a produrre il 90% della serotonina del corpo, il neurotrasmettitore che in particolare è coinvolto nella regolazione dell’umore e nel complesso meccanismo della depressione. Non a caso gli SSRI, i moderni farmaci antidepressivi, aiutano a mantenere elevate le concentrazioni di questo neurotrasmettitore nelle sinapsi, cioè negli spazi che intercorrono tra le ramificazioni dei neuroni.

Infatti se solitamente poca serotonina viene solitamente associata alla depressione (ma si veda quanto esposto in alcuni miei articoli, come ad esempio << depressione esperienza soggettiva e sistemi cerebrali >>) la giusta quantità di serotonina aiuta a sentirsi meglio e ad avere pensieri felici mentre un eccesso di serotonina può provocare quella che viene chiamata “sindrome serotoninergica”, una condizione che tra i sintomi annovera brividi, diarrea, mal di testa, agitazione, confusione, tachicardia, ipertensione, pupille dilatate, perdita di coordinazione, spasmi muscolari, sudorazione, febbre ed in alcuni casi può essere pericolosa per la vita. Si tratta comunque di un evento molto raro.

Questo spiega perché una buona salute del tratto gastrointestinale aiuta l’umore e spiega anche i fastidiosi e per fortuna temporanei effetti collaterali di molti antidepressivi che, nei primi giorni di assunzione, possono comportare nausea, diarrea e problemi intestinali di vario genere.