Secondo una recente indagine condotta dai ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University e dal centro medico universitario Montefiore Health System – i cui risultati sono pubblicati online sulla rivista Obstetrics & Gynecology  – sembra che tra gli adulti americani vi siano alcune diffuse convinzioni erronee circa la frequenza e le cause di un aborto spontaneo.

I risultati mostrano che i sentimenti di colpa e vergogna sono molto comuni dopo un aborto spontaneo e che la maggior parte delle persone credono erroneamente che gli aborti spontanei siano eventi rari.

L’aborto spontaneo è un argomento tradizionalmente tabù di cui si parla molto poco pubblicamente, ha detto Zev Williams, direttore del Program for Early and Recurrent Pregnancy Loss (PEARL) all’Albert Einstein ed al Montefiore.

Abbiamo avviato questa indagine per valutare quanto la popolazione sia realmente e correttamente informata circa l’aborto spontaneo e le sue cause ed in che modo un aborto spontaneo colpisce psicologicamente ed emotivamente le persone.

Circa una gravidanza su quattro termina con un aborto spontaneo e rappresenta di gran lunga la più comune di tutte le complicazioni della gravidanza. Nonostante ciò il 55 per cento degli intervistati ritiene che gli aborti siano eventi “non comuni” (definita nel sondaggio come una ricorrenza di meno sei aborti ogni cento gravidanze).

I ricercatori hanno progettato un sondaggio composto da 33-item per indagare la percezione della gente dell’aborto spontaneo e lo studio ha coinvolto più di 1.000 adulti americani dai 18 anni in su. Delle 1.084 risposte al sondaggio valide raccolte in un periodo di 3 giorni nel 2013, il 45 per cento erano date da uomini e il 55 per cento da donne. Il quindici per cento di loro ha riportato che un loro partner aveva subito un aborto spontaneo.

Tra gli altri risultati significativi del sondaggio:

  • Il 22% degli intervistati ha erroneamente ritenuto che le scelte di vita durante la gravidanza (come il fumo o uso di droghe o alcool) rappresentino la causa più comune di aborto spontaneo, più comune di cause genetiche o mediche. In realtà, il 60% degli aborti spontanei sono causati da un problema genetico.
  • Il 28% di chi ha subito un aborto spontaneo ha riferito che la divulgazione di notizie relative ad un aborto spontaneo riguardante alcuni VIP era stato d’aiuto a sentirsi meno dei “casi isolati”, e il 46% ha detto di essersi sentito meno solo quando anche gli amici hanno parlato dei loro aborti.
  • Degli uomini e delle donne che riferiscono di aver sperimentato un aborto spontaneo, il 47% ha riferito di sentirsi in colpa, il 41% riteneva di aver fatto qualcosa di sbagliato, il 41% ha riferito di sentirsi solo e il 28% ha detto di provare vergogna.
  • Il 36% dei partecipanti, compresi quelli che non avevano mai sperimentato una interruzione spontanea di gravidanza, ha riferito che subire un aborto spontaneo sarebbe psicologicamente sconvolgente, equivalente a perdere un figlio.

I risultati del nostro sondaggio indicano quanto siano diffuse alcune idee erronee circa la prevalenza e le cause di un aborto spontaneo. L’aborto spontaneo è un evento molto comune, ma raramente discusso, e così molte donne e molte coppie finiscono col sentirsi dei casi isolati e soli dopo aver subito un aborto spontaneo. È necessario informare meglio la gente circa l’aborto spontaneo, in modo da contribuire a ridurre la vergogna e lo stigma associato, ha detto Williams.

Vogliamo che le persone che subiscono un aborto spontaneo sappiano di non essere i soli: gli aborti spontanei sono fin troppo comuni; vi sono inoltre alcuni test a disposizione per aiutarli a capire cosa può aver causato il loro aborto spontaneo. Questo li aiuterebbe molto dal punto di vista psicologico ad affrontare le successive gravidanze.

Liberamente tratto e tradotto da: http://www.einstein.yu.edu/news/releases/1089/survey-finds-miscarriage-widely-misunderstood/